Gileppo’s: sono un piccolo boss locale

E’ un giochetto che faccio spesso.

Inserisco nomi e cognomi delle persone che conosco su google e poi leggo.
In pratica mi faccio i cazzi di tutti quelli che posso. Che poi, se trovo qualcosa, voglio dire…è pubblico no?

Lo stesso gioco lo faccio con me.

E’ così che ho scoperto il "grazie" di Michele (ancora me lo chiedo Michi, ma per cosa?) pronunciato quando si è dimesso dalla sinistra giovanile di fronte a un centinaio di persone, per lo più a me sconosciute, che si saranno giustamente chieste ma ‘sta  ********  **** chi cazzo è?

Legittimo.

Anche stasera. Inserisco nome e cognome, miei. Le solite cose nelle prime pagine. Poi mi fermo.

No, questo non l’avevo ancora visto. Mi ci fiondo. (Noblesse oblige)

Tale Silvia (chi é?) scrive sul suo blog che mi ha incontrata all’università, e aggiunge: molto conosciuta in ambiente dams perché rappresentante degli studenti (e no che non lo sono più Silvia, direi che quattro anni di fegato spappolato siano stati più che sufficienti) e piccolo boss locale. ????

E si rallegra, la Silvia, perché, a quanto pare, tempo fa le tirai su il morale per un esame (informatica) dicendole che l’avevo provato sei volte.
Ora, può essere che abbia detto sei volte, perché sono così, un po’ esagerata. (e per la cronca l’ho provato comunque quattro, passandolo con un misero 24) ma che la Silvia si rallegri di questo…

E’ felice: c’è qualcuno messo peggio di me (scrive).

E capisco. Se a essere messo peggio di te è un piccolo (sarà per i miei 160 cm?) boss locale c’è di che rallegrarsi.

Così leggo. Scoppio a ridere. Una risata piena. Gustosa.
 A. mi guarda. Non che si stupisca, è abituato alle mie uscite estemporanee. Ma è curioso.

Racconto. Ride anche lui. Potrebbe non farlo? Sono cinque anni che mi prende per il culo dandomi della bulla. La bulla un poco grulla, io dico.

E mi viene in mente che qualche sera fa, durante una di quelle discussioni inquietanti tra fidanzati (così classica che anche David – giacomino – ne sarebbe stato invidioso) mi sono partite le transaminasi e lanciando non so più che cosa sul tavolo ho detto:
– Guarda, a volte sei così tamarro che…(e salivano i valori)…che….(sempre più in alto)…. che ti darei una testata!

La risoluzione dei problemi di coppia? E’ che uno dei due sia abbastanza deficiente.
E così si è chiusa: due imbecilli in mezzo alla cucina, piegati dal ridere.

Ma, anche se scema, il boss sono io. Che sia chiaro!

5 thoughts on “Gileppo’s: sono un piccolo boss locale

  1. Egonautico ha detto:

    🙂
    Il gioco di cercare il mio nome su google l’ho fatto anche io parecchie volte… ho trovato anche dei miei omonimi interessanti, e per uno non ho ancora capito se era un omonimo o ero proprio io.
    Per quanto riguarda discussioni con il partner…. ormai sono espertissimo… anni e anni di pratica…
    Ciao

    …ora vado a farmi un giro su google per vedere se qualche mio omonimo ne ha cambinata qualcuna di nuova…

  2. Egonautico ha detto:

    Minchia! Ho trovato un lottatore di Wrestling che si chiama come me!
    Eh! Eh! Allora, chi e’ il vero tamarro?

  3. Baris ha detto:

    Mai pensato che tu non lo fossi. 😉

  4. Egonautico ha detto:

    Eh! Eh! Vero… cerco di fare del mio meglio, solo che ho paura di essere ancora un principiante.

    🙂

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